Si riprenda subito il confronto, altrimenti ci saranno nuove proteste. È questo il messaggio lanciato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Anpav e Apm a Meridiana. Secondo i sindacati, da cinque anni in Meridiana “si sta perpetrando un’illecita operazione di ‘dumping interno’ che ha comportato il travaso di tutti i più importanti e strategici asset operativi dalla compagnia madre alla controllata Air Italy”. Un’impostazione industriale che i sindacati definiscono “deleteria”, perché dà vita a un malsano dualismo aziendale che impedisce ogni tentativo di rilancio di Meridiana, rende inefficaci tutte le soluzioni finora concertate e soffoca alla base ogni potenziale opportunità per ridimensionare il numero di lavoratori Meridiana dichiarati in esubero”.
Meridiana, spiega la nota sindacale, ha “eluso gli impegni intrapresi ed evitato il confronto con le parti sociali, attuando una continua e irresponsabile serie di azioni unilaterali volte a delegittimare le rappresentanze sindacali e a calpestare i più elementari e sacrosanti diritti dei lavoratori. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Anpav e Apm non intendono più “tollerare il comportamento che Meridiana sta insistentemente perseguendo, risultando inadempiente verso tutti gli accordi sottoscritti”.
I sindacati rivendicano di aver “responsabilmente messo in campo tutti gli strumenti possibili per gestire questa vertenza. L’obiettivo resta il rilancio della compagnia aerea e la salvaguardia dei livelli occupazionali”. Si conclama, concludono le organizzazioni, però “un fatto inoppugnabile: impari è il confronto e sarà impossibile trovare soluzioni finché non sarà neutralizzata la sleale concorrenza che internamente è operata ad arte attraverso la controllata Air Italy”.