PHOTO
"Restiamo sconcertati dall’assenza di soluzioni verso le lavoratrici e i lavoratori della ex Mercatone Uno. La richiesta di costruire una risposta dedicata per integrare gli importi della cassa integrazione poteva e doveva essere inserita nella manovra finanziaria. Questo, almeno, sembrava l’intendimento delle forze politiche che sostengono la maggioranza o di parte di esse. Invece, nulla di fatto. Inspiegabilmente, l’emendamento è stato bocciato e non sembra ci siano più spazi di recupero". Così la Filcams Cgil in una nota.
“La tanta solidarietà dichiarata e sbandierata verso i 1.700 addetti della ex Mercatone uno, oggi presenti, non trova riscontro in atti concreti”, afferma Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale Filcams. Dopo il fallimento della Shernon holding e il rientro in amministrazione straordinaria, i ministeri competenti hanno lavorato per l’accesso in tempi rapidi alla cassa integrazione straordinaria, ma non hanno voluto risolvere il problema delle condizioni di accesso e di calcolo della stessa come chiesto e motivato dalle organizzazioni sindacali.
Nonostante la retrocessione in amministrazione straordinaria, i lavoratori sono fortemente penalizzati dall’aver accettato, in precedenza, il contratto part time, nella speranza di mantenere il posto di lavoro: invece, hanno subito il fallimento dell’azienda e poi hanno subito anche l’effetto di decurtazione del reddito con cui vivere.
“Una condizione paradossale, una storia sbagliata a cui non si vuole trovare un correttivo – prosegue la dirigente sindacale –, una mancanza di risposte che pesa e per la quale continueremo la nostra iniziativa, auspicando in una ritrovata responsabilità da parte della politica per costruire comunque risposte in un prossimo provvedimento dedicato. Non vediamo quale tema, in questo tempo, sia più rilevante del dare certezze a chi lavora e che vive una situazione di difficoltà, come quella in cui si sono trovati le lavoratrici e i lavoratori della ex Mercatone Uno, in attesa anche di conoscere il loro futuro, dopo la conclusione del bando di vendita e l'esame delle manifestazioni di interesse pervenute”.