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Appuntamento italiano per la campagna internazionale Fair Transport Europe, indetta da Etf (la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti) per denunciare le ipotesi avanzate in Commissione europea riguardo il trasporto su strada, orientate all’aumento della concorrenza tra aziende del settore mediante ulteriori tagli del costo del lavoro e dei diritti. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno indetto per oggi (lunedì 26 febbraio) a Roma una manifestazione, a partire dalle ore 12, di fronte alla sede del ministero dei Trasporti (in piazzale di Porta Pia 1).
“Chiediamo un forte impegno delle istituzioni in sede europea per aprire un confronto con le parti sociali e contrastare gli interventi che andrebbero a detrimento delle condizioni di vita e di lavoro degli autisti di camion e bus di lunga percorrenza” spiegano i segretari generali di Filt Cgil (Alessandro Rocchi), Fit Cisl (Antonio Piras) e Uiltrasporti (Claudio Tarlazzi), sollecitando anche il sostegno a “iniziative di tutela e di rafforzamento della sicurezza e della legalità”. Quanto in discussione a livello europeo in termini di revisione dei tempi di lavoro e di flessibilizzazione dei periodi di riposo, porterebbe “a un peggioramento delle tutele e delle condizioni di vita e di lavoro del personale viaggiante, andando a scapito della sicurezza stradale sia degli utenti sia dei conducenti”.
Per Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti occorre invece apportare modifiche per intervenire “sia sulla sicurezza sia sulle condizioni di lavoro, a partire da un’alternanza equilibrata tra lavoro e riposo, sull’obbligo di garantire per i conducenti condizioni ambientali e igienico-sanitarie che realmente consentano loro il recupero psicofisico, vietandone l’effettuazione in cabina”. Per i sindacati, infine, occorre “realizzare la certezza di parità di condizioni economiche e normative per le attività svolte nello stesso paese, a partire dall’ingresso, per contrastare efficacemente il dumping e la concorrenza sleale”.
“Sono ancora pochi i controlli e le ispezioni sulle imprese di autotrasporto rispetto al numero di aziende che circolano su strada”. A dirlo è la segretaria nazionale della Filt Cgil Giulia Guida, precisando che “servono più controlli e più capillari, in tutti i territori e sulle imprese extracomunitarie nel nostro Paese”. La categoria Cgil dei trasporti da tempo denuncia “le violazioni e gli illeciti riscontrati della disciplina in materia di orario di lavoro e dei tempi di guida e di riposo, che incidono pericolosamente sulla sicurezza dei conducenti, ma anche stradale per tutti gli utenti”. Alle istituzioni italiane la Filt chiede “di incrementare i controlli, prevedere sanzioni adeguate contro i comportamenti illegali ed elusivi nei confronti dei dipendenti, garantire la parità di condizioni economiche e normative per le attività svolte nello stesso Paese allo scopo di contrastare dumping e concorrenza sleale”.