La Filcams di Roma e Lazio e la Fp Cgil Vigili del fuoco comando provinciale di Roma denunciano congiuntamente i tagli agli appalti per le mense dei pompieri. Dal 31 dicembre alle strutture dei Vigili del fuoco con meno di 15 pompieri non si offrirà più il servizio, ma dei pasti che verranno consegnati.
Già da marzo, la Fp Cgil Vvf ha cercato, con la convocazione di stati di agitazione su tutto il territorio nazionale, "di mettere freno al taglio di un altro diritto conquistato e sancito contrattualmente per il Corpo, contestando quelle circolari che, in un’ottica unicamente ragionieristica e di contenimento della spesa, stanno cancellando con un tratto di penna il diritto alla mensa".
La gara d'appalto deve ancora essere aggiudicata definitivamente, ma la proposta prevede una riduzione degli orari di lavoro e dei salari di chi opera nelle mense. Senza correttivi, “la riduzione non sarà solo qualitativa – aggiunge la Filcams –, ma anche quantitativa, sia per chi offre il servizio che per chi ne usufruisce: riduzione delle scelte dei pasti; riduzione generalizzata di orari e salari tra il 40 e il 60%, che in termini di unità lavorative full time, determinerà prevedibilmente un esubero di 15 unità. La novità introdotta del veicolato, ovvero dei pasti portati e non preparati sul posto, determina anche un diffuso ricorso al demansionamento”.
“Il servizio per il nostro lavoro non rappresenta una pausa lavorativa – aggiunge la Fp Cgil Vigili del fuoco –, ma un aspetto legato alla qualità della prestazione e alla tutela della salute. Già troppi sono i tagli che abbiamo subìto. E riteniamo intollerabile che questo ricada sulla qualità di vita e di lavoro di chi opera per la sicurezza e la tutela dei cittadini”.
Se da un lato, i pompieri non escludono il ritorno alla mobilitazione, dall’altro, i lavoratori delle mense hanno paura per la propria stabilità lavorativa. “Il risultato di una simile operazione – concludono Fp e Filcams – non potrà che essere la perdita di posti di lavoro, da una parte, e la perdita di un diritto, dall’altra, oltre al paradosso di una categoria come quella dei pompieri, esaltati durante le emergenze e lasciati senza mensa nella vita di tutti i giorni”.