L’azienda di Federico Tritacarne, la Mems Electronics Materials (metalmeccanica) a causa della crisi nel 2009 ha chiuso e lui e i suoi colleghi si sono trasferiti a Merano per lavorare per un'altra società. Sembrava la svolta, ma spesso il destino è beffardo e l’azienda, inaugurata ad ottobre a dicembre ha chiuso gli impianti, sospeso la produzione e messo i lavoratori in cassa integrazione. Si stanno cercando soluzioni per evitare la chiusura definitiva: “Si rischia la perdita di 300 posti di lavoro, che vanno sommati a tutto l’indotto, circa un migliaio. Abbiamo bisogno dell’aiuto e dell’impegno di tutte le parti coinvolte.” La rabbia è tanta però: “Chiedono sacrifici a noi lavoratori, ma cosa otteniamo in cambio? Non ci sono politiche industriali a sostegno del lavoro e dei lavoratori”. Da un anno i lavoratori hanno organizzato un presidio permanente davanti alla fabbrica, ma sono stanchi: “Non siamo professionisti della lotta, siamo lavoratori che rivogliono la loro dignità, che passa attraverso il lavoro.” (R.M.)
Mems Electronics di Merano: rischiamo il posto in 300
20 ottobre 2012 • 00:00