“Sui crediti deteriorati, o si cambia oppure è un no alle nuove regole della Bce”. Ad affermarlo, è il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, aggiungendo che: “Quanto previsto in consultazione fino all’8 dicembre dalla vigilanza bancaria della Bce, in materia di linee guida sui crediti deteriorati, va cambiato radicalmente”.
Per il numero uno del sindacato Cgil del credito, “il Governo e il ministro dell’Economia, insieme alla Banca d’Italia, devono operare per costruire il necessario cambiamento, altrimenti l’addendum sulle nuove regole andrà respinto in modo fermo e motivato. Per realizzare tale obiettivo, è importante costruire le giuste alleanze capaci di aver attenzione alle specificità dei diversi paesi”.
In modo particolare, aggiunge il dirigente sindacale, “va sottolineato, non solo lo scostamento rispetto alle decisioni prese dal Ecofin nel giugno scorso, ma soprattutto il rischio che maggiori incrementi di accantonamenti, oltreché pesare come inevitabili sulle banche, comportino un restringimento del credito. Il tutto, avrebbe inevitabili conseguenze sia con l’aumento del costo dei prestiti a famiglie e imprese sia per i prevedibili impatti negativi sui livelli occupazionali del settore”.