“Non sarà con gli slogan che i posti di lavoro cresceranno, e di certo non aiuterà il Jobs act, perché per creare lavoro non serve un diritto in meno, ma un investimento in più”. È quanto afferma il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, nel ricordare le parole che ieri ha rivolto al responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, durante un'iniziativa, promossa a Ferrara, dalla Fisac locale sul Jobs act.
“Per creare lavoro – aggiunge il dirigente sindacale –, offrire una prospettiva e una speranza alle nuove generazioni, non servono meno diritti, ma più investimenti. Serve generare una crescita maggiore, possibile solo con una politica economica e industriale capace di rilanciare il paese e l'occupazione. La propaganda e gli slogan del governo, infatti, sono stati smentiti dalla lettura dei dati Istat sull'occupazione”.
Per incidere costruttivamente, inoltre, Megale ha ricordato il recente contratto dei bancari. “L'intesa è stata raggiunta su un accordo che rilancia un'anima sociale del contratto, ancorata ai diritti e alle tutele precedenti per tutti gli attuali occupati, evitando così l’impatto delle nuove norme sul lavoro”.
Il sindacato, insomma, può giocare un ruolo, e per questo il numero uno della Fisac ha ribadito che “il governo deve capire che lo scontro con il sindacato produce solo un danno al Paese. Renzi abbandoni l'idea del conflitto e scelga la strada del confronto”.
Megale (Fisac): Jobs act, non meno diritti ma più investimenti
8 maggio 2015 • 00:00