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“Piuttosto che annunciare chiusure, il premier farebbe meglio a difendere le lavoratrici e i lavoratori di Equitalia. Questi, infatti, al servizio dello stato e della legalità, sono stati sotto attacco nel corso di questi ultimi anni su più fronti: dalla destra, passando per le provocazioni direttamente nelle agenzie, per arrivare alle campagne diffamatorie e populiste che hanno prodotto, come risultato, le minacce dei cosiddetti anarco-insurrezionalisti”. Ad affermarlo è il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, che replica così alle parole del premier, Matteo Renzi, e all'annuncio della chiusura di Equitalia.
“Il nostro primo obiettivo, come rappresentanti di questa categoria, è costruire un clima di maggiore fiducia e attenzione alla tutela dei cittadini, con una particolare attenzione a quelli più deboli”, afferma il dirigente sindacale, che aggiunge: “Non è un caso che siamo stati noi, sindacalmente, negli anni passati ad avanzare proposte di sportelli sociali e di attenzione al disagio. Il tutto in tempi nei quali i manager avevano più attenzione ai grandi numeri che non, come invece deve essere, ad un rapporto di servizio nei confronti dei cittadini”.
Per questo, precisa Megale, “dico a Renzi che più che immaginare chissà quale chiusura nel 2018, utilizzi bene questa grande qualità del lavoro, fatta di competenze, di responsabilità e di attenzione alla cittadinanza, concorrendo alla costruzione di un obiettivo che deve essere quello di aiutare i cittadini, specie più deboli, e non di fare pagare ai lavoratori colpe che non hanno”, conclude.