Oggi in tutto il Paese sciopero generale di medici, veterinari e dirigenti del Servizio sanitario nazionale per rivendicare più risorse umane ed economiche per servizi pubblici di qualità per lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini.

Sotto Palazzo Lombardia, a Milano, una delegazione intersindacale ha organizzato a mezzogiorno un sit–in. “Scioperiamo perché non è stato rinnovato il contratto nazionale, dopo nove anni dalla scadenza. E non rinnovare il contratto, significa non voler valorizzare questa professione, significa mantenerci tutti in uno stato di precarizzazione. Significa che i giovani scappano all’estero, che vanno verso il privato. Significa non voler difendere quei professionisti che contribuiscono al sostenimento di questo sistema sanitario pubblico e universale – ha dichiarato Sonia Ribera, responsabile Fp Cgil medici Lombardia –. Questa è la volontà politica che sottende al mancato rinnovo del contratto. Noi vogliamo che vengano tutelati i diritti dei lavoratori e anche della dirigenza della sanità, e vogliamo che l'Ssn venga conservato, perché è un valore importante per il nostro Paese”.
 
Per quanto concerne, nello specifico, il presidio tenuto sotto Palazzo Lombardia, la dirigente sindacale ha precisato: “Con la Regione Lombardia non riusciamo ad avere un confronto efficace coi nostri interlocutori di parte pubblica, con la direzione generale welfare, con l’assessore che da anni non ci vuole neanche convocare rispetto ai temi delle carenze d’organico; che non ci vuole fornire i dati per capire chi è precario e chi no in questa regione; che non ci consente di fare dei ragionamenti su come superare tali criticità”.