"Un emendamento della maggioranza di governo vorrebbe riproporre un concorso aperto, senza riserva di posti o di punteggi, per i mille medici fiscali Inps, che, dopo aver garantito il servizio per anni senza nessuna tutela, non potrebbero usufruire di percorsi di stabilizzazione, così come avvenuto invece per tutti i dipendenti pubblici. Questo è solo uno degli attacchi che i medici fiscali Inps hanno subito negli ultimi giorni e che rischia di creare delle disparità. Ci opponiamo con fermezza". È quanto dichiarano la Fp Cgil Medici e Sinmevico, in merito alla questione dei percorsi di stabilizzazione.
"L'emendamento crea una pericolosa confusione tra medici fiscali e medici convenzionati esterni Inps che operano nelle commissioni d'invalidità civile. Un concorso aperto senza riserve rischia di mettere in competizione le due categorie di professionisti, creando una disparità tra chi non ha potuto fare percorsi di specializzazione, i medici fiscali, e chi, al contrario, ha potuto acquisire specifici titoli formativi come i convenzionati esterni che, tuttavia, non hanno mai acquisito sul campo le competenze necessarie alle visite di controllo – spiegano le due sigle –. La proposta prevedrebbe anche che le risorse finanziate con il polo unico della medicina fiscale, destinate esclusivamente per le visite di controllo, vengano utilizzate per lo svolgimento di altre attività dell'Inps".
"Ci opponiamo con fermezza a qualsiasi progetto di abrogazione della legge vigente, che con l'istituzione della lista ad esaurimento ha finalmente rappresentato un primo passo verso la stabilizzazione dei professionisti, dopo anni di lavoro senza tutele. Auspichiamo la ripresa del confronto con l'Inps e che il governo consulti i sindacati del settore, prima di formulare proposte emendative che creano disservizi e cancellano anni di sacrifici di mille professionisti", concludono i sindacati.