Dopo la mobilitazione di questa estate arriva finalmente un’apertura da parte di Mc Donald’s per i quattro lavoratori (tra cui due delegate sindacali) lasciati a casa nell'ormai ex punto vendita della multinazionale dell’hamburger a piazza San Babila a Milano. L'apertura – riferisce la Filcams Cgil milanese – è arrivata ieri, 19 ottobre, nel corso della prima udienza al Tribunale del lavoro sul licenziamento delle due delegate dello storico negozio in centro, udienza accompagnata da un presidio davanti al tribunale organizzato proprio dalla Filcams Cgil.

Nei prossimi giorni dovrebbe aprirsi infatti una trattativa per trovare un accordo stragiudiziale prima della prossima udienza in programma il 9 novembre. Obiettivo dei sindacati, Filcams in testa, è quello di ricollocare tutti e quattro i dipendenti mandati via, mentre in caso di una conclusione favorevole del procedimento giudiziario, solo le due delegate otterrebbero il reintegro per comportamento anti-sindacale, mentre agli altri due dipendenti spetterebbe solo un indennizzo economico.

Per Giorgio Ortolani, sindacalista milanese della Filcam-Cgil, l'obiettivo resta quello del pieno reintegro delle due delegate licenziate, in una sede e in un ruolo adeguati. Ma naturalmente, l'auspicio della Filcams e delle altre organizzazioni sindacali è quello che McDonald's torni in fretta sui suoi passi e reintegri tutti e 4 i lavoratori licenziati. 

Secondo la Cgil nazionale, che commenta l'apertura di Mc Donald's su Twitter, è presto per parlare di risultati, ma è evidente che la mobilitazione messa in campo "ha già avuto i primi effetti".