“Attendiamo con vivo interesse di leggere le motivazioni della sentenza con cui la Corte Costituzionale , in merito alle unioni omosessuali, ha dichiarato oggi ‘inammissibili’ le questioni con riferimento agli articoli 2 e 117, I comma, della Costituzione e ‘infondate’ con riferimento agli articoli 3 e 29 della Costituzione, decidendo sulle questioni poste con le ordinanze del Tribunale di Venezia e della Corte d’appello di Trento”. Così Maria Gigliola Toniollo, responsabile dell'Area Nuovi diritti della Cgil, commenta la sentenza della Consulta che oggi ha respinto i ricorsi di tre coppie gay alle quali è stato impedito di procedere alle pubblicazioni di matrimonio.

“Con l’occasione - aggiunge la dirigente sindacale - sollecitiamo il legislatore a garantire parità di accesso ai diritti per tutti i cittadini e tutte le cittadine. Sappiamo con certezza che l’Europa e la cultura giuridica dell’Occidente sono dalla nostra parte e di là del dibattimento presso la Consulta, sappiamo quanto è sentito e importante questo dibattito, che deve far sempre più parte della nostra cultura sociale e giuridica”.

“Da cittadini europei - conclude Toniollo - ci eravamo felicitati proprio in questi giorni per il via libera della Corte Costituzionale portoghese alla legge di modifica al codice civile che introduce in Portogallo i matrimoni tra persone dello stesso sesso e più volte abbiamo preso felicemente atto del riconoscimento delle coppie di fatto e del matrimonio gay e lesbico da parte di tanti stati evidentemente in grado di accogliere l’evolversi dei tempi e delle forme familiari, tra i quali ben vorremmo annoverare quanto prima anche l’Italia”.