“Monti è un buon economista, certamente ne sa di più rispetto a Berlusconi. Ma Monti sa anche che in questo momento è di moda in Europa imporre l’austerity e ha deciso di seguire questa moda”. Quindi Monti sta sbagliando? “Su questo punto certamente. D'altronde non è il solo in Europa: vedi Merkel in Germania e Cameron in Inghilterra”. L'elezione di Hollande in Francia potrebbe cambiare questo scenario? “Spero di sì: a sentire quello che dice il nuovo presidente francese, penso proprio che qualcosa cambierà”. Questo rapido botta e risposta conclude l’intervista di Marco Toriello, su Il Mattino, a Eric Maskin, premio Nobel 2007. In Italia per una lectio magistralis all’Università Federico II di Napoli, l’economista statunitense ha affrontato i temi della crisi e dei rimedi possibili.
“In Europa – ha detto – si è deciso che l'obiettivo principale dell'azione dei governi debba essere la riduzione del debito e il pareggio di bilancio. Sono un economista e so bene che il debito deve essere ridotto, ma non credo sia questa la priorità quando ci sono milioni di disoccupati. La verità è che adesso sono i poveri a soffrire, non certo i ricchi”. E ancora: “L'austerity' è prematura per l'Europa e rischia di impedire la ripresa e la crescita, che devono essere le vere priorità dei governi. In questa fase, la scelta del rigore può rivelarsi tragica: prima bisogna abbassare il tasso di disoccupazione e soltanto dopo si potrà pensare alla riduzione del debito e al pareggio di bilancio”.
Maskin, nella crisi il rigore può essere una scelta tragica
9 maggio 2012 • 00:00