L'Italia non sta mandando i suoi due marò "allo sbaraglio, incontro a un destino ignoto; non rischiano la pena di morte". E' quanto afferma il ministro degli Esteri Giulio Terzi, in un'intervista a Repubblica, dopo la decisione di consentire il rientro in India di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di omicidio dalle autorità indiane in relazione alla morte di due pescatori locali nel febbraio 2012.
Marò: Terzi, non mi dimetto
"I due non rischiano pena di morte, andava protetto anche l'ambasciatore"
22 marzo 2013 • 00:00