Domani (22 maggio) scioperano per tre ore – dalle 13 alle 16 – i lavoratori del settore estrattivo e della lavorazione del distretto marmifero di Apricena, (Fg). L’agitazione, indetta da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Capitanata è stata proclamata a sostegno del rinnovo del contratto provinciale di settore, che è scaduto nel dicembre 2011. Le controparti – nonostante le ripetute sollecitazioni e la piattaforma di proposte elaborata da Feneal, Filca e Fillea – non hanno nemmeno provato ad avviare un confronto, attaccano i sindacati, “che è invece urgente far partire a fronte delle esigenze del settore e dei lavoratori”.
Proposte, quelle dei sindacati, orientate ad un rafforzamento complessivo del settore, si legge in un comunicato,, “attraverso logiche di filiera e la valorizzazione della professionalità e della qualità del lavoro delle maestranze, unanimemente riconosciute. Non a caso la vertenza si sviluppa mentre il settore registra risultati più che positivi soprattutto sul fronte dell’export e con il traino del marchio ufficiale del bacino marmifero di Apricena, ‘Madrepietra’, presentato alla fiera specializzata di Bari, dove erano presenti un centinaio di aziende della nostra provincia”.
“Nel rinnovo chiediamo un indirizzo etico e sostenibile del compartoinvestimenti sulla qualità, l’innovazione, lo sviluppo tecnologico, la sicurezza. Proposte – spiegano i segretari generali Scarpiello, Falcone e Tarantella – che vanno nella direzione di sostenere sempre più la capacità di competizione sui mercati internazionali del settore e di accrescere il valore aggiunto delle produzioni, sfruttando le logiche di sistema su cui spinge il Distretto produttivo varato dalla Regione Puglia”.
Marmo, il 22/5 in sciopero lavoratori Apricena
22 maggio 2013 • 00:00