Dopo aver ottenuto la convocazione di un tavolo ministeriale sul futuro di Porto Marghera, gli operai di Montefibre del polo chimico sono scesi dalla torre di circa 200 metri su cui erano saliti ieri. Resta aperta, invece, per il momento l'analoga protesta avviata dagli addetti di Vinyls altro impianto chimico dell'area industriale veneziana.
Proprio su Vinyls intanto uno dei commissari, l'avv. Mauro Pizzigati, rende noto che il piano di riavvio dell'attività dello stabilimento chimico Vinyls di Marghera è stato depositato al Ministero dello sviluppo economico. Il commissario ha rilevato inoltre come la richiesta di nuova cassa integrazione - motivo della protesta che ha portato da ieri alcuni operai a presidiare una delle torri dello stabilimento - sia funzionale al pagamento di alcune pendenze con il fornitore Eni.
"Un piano di utilizzo Cig che - riferisce Pizzigati - è un passaggio di economico necessario alla ripresa dell'attività per portare al reintegro degli addetti entro 40 giorni".
"Ci sono tutte le condizioni per ripartire - avverte Pizzigati - perché l'interesse su Vinyls da parte di compratori c'è, è il maggiore produttore in Italia ed ha mercato. Non si capisce - conclude - come da parte sindacale sia emersa una rigidità tale quando quello richiesto era un sacrificio tollerabile in vista della meta".
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Marghera, operai Montefibre scendono da torre
20 novembre 2009 • 00:00