Pienamente riuscito lo sciopero di 8 ore di ieri (29/1), proclamato a seguito della decisione della Ericsson di cedere lo stabilimento di Marcianise alla Jabil. Ne dà notizia, in una nota, la Fiom Cgil. Nella stessa mattinata circa 500 lavoratrici e lavoratori in lotta hanno raggiunto in corteo la Prefettura, dove si è svolto un incontro nel quale hanno espresso la netta contrarietà ad un'operazione che metterebbe a rischio la sopravvivenza dello stabilimento. Per oggi sono proclamate ulteriori due ore di sciopero a fine turno ed è in corso un presidio permanente di fronte alla fabbrica, organizzato dal giorno successivo all'avvio della procedura di cessione del ramo d'azienda. Nei prossimi giorni sono previste altre iniziative e scioperi a scacchiera.

"Abbiamo richiesto, con le altre organizzazioni sindacali, un incontro urgente al ministero dello Sviluppo economico per avviare un immediato tavolo di confronto – dichiarano Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom Cgil, e Massimiliano Guglielmi, segretario generale della Fiom di Caserta. La Fiom ritiene che, per l'importanza dello stabilimento di Marcianise,  che produce apparati ottici ad alta tecnologia,  e per il rischio che questa cessione possa comportare il progressivo smantellamento di un'attività produttiva strategica per il paese, il Governo debba intervenire immediatamente, anche a tutela dell'occupazione e e di quello che rimane del tessuto industriale della provincia di Caserta".