“Le modifiche alla Legge organizzativa della Regione Marche in materia di organizzazione del personale dipendente della Giunta sono state approvate, come sempre più spesso accade, senza il confronto con i sindacati, in totale spregio del protocollo d’intesa sulle relazioni sindacali approvato dalla stessa Giunta regionale da poco più di un anno con l’intento di unire le forze per fronteggiare le emergenze”. Lo denunciano i sindacati regionali Fp Cgil, Cisl Fp e UilFpl in una nota congiunta.
“Nonostante la disponibilità dei sindacati e della Rsu per fronteggiare un difficile periodo legato alla riorganizzazione del personale proveniente dalle Province a seguito della riforma Del Rio e dell’evento sismico che ha messo a dura prova una macchina organizzativa senza vertici - si legge -, le modifiche apportate delegittimano le funzioni e le attribuzioni dei dirigenti in materia di organizzazione poichè attribuiscono la competenza dell’individuazione delle strutture apicali tecnico-organizzative esclusivamente al Segretario Generale che, fra l’altro, non è stato ancora nominato dopo le dimissioni rassegnate dal Dott.Costa da oltre due mesi”.
Tali disposizioni, secondo i sindacati, accrescono la sensazione di un diffuso disinteresse della politica verso la valorizzazione delle professionalità presenti nella struttura organizzativa regionale. “Tutto questo – concludono - non fa che evidenziare l’evidente incapacità di questa giunta nel coordinare, in modo razionale, una struttura amministrativa complessa, fatta di 1700 persone che operano su tutto il territorio regionale”.