Questa mattina dalle 10.30 fino alle 11.45 si è svolto il primo sciopero nazionale delle lavoratrici e lavoratori Telecom, senza il preavviso di legge, per contrastare la societarizzazione e cioè il processo di avvio all’esternalizzazione dei call center Telecom. E' quanto afferma la Slc Cgil delle Marche.

"Lo sciopero di questa mattina - spiega - è stato deciso per far giungere la voce delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center in occasione dell’assemblea degli azionisti Telecom che si svolge oggi a Milano. Tutti i lavoratori hanno presidiato le sedi di Caring (call center) delle Marche, così come in tutta Italia, con un flash mob per informare i cittadini, le istituzioni e l’opinione pubblica dei rischi che potrebbe portare l’esternalizzazione, a partire da quelli occupazionali".

Nelle Marche sono presenti circa 200 lavoratrici e lavoratori divisi tra Ancona (150), Ascoli Piceno e Macerata (50 unità) mentre la sede di Pesaro è già stata chiusa, nonostante le iniziative del sindacato. Ad Ancona il presidio è stato effettuato di fronte alla sede Telecom Italia di Via Miglioli, 11; ad Ascoli, in via Sardegna, davanti alla locale sede Telecom.