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Il Reddito di inclusione (Rei) è la misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica, che dal 1° gennaio 2018 ha sostituito un'altra misura, il Sia (Sostegno per l'inclusione attiva).
Secondo i dati dell’Osservatorio statistico sul Reddito di inclusione dell’Inps, elaborati dall’Ires Cgil Marche, nei primi 9 mesi del 2018 nelle Marche sono stati erogati benefici economici a 4.504 nuclei familiari raggiungendo 12.408 persone. Esistono inoltre trattamenti Sia erogati ad ulteriori 150 nuclei familiari con 584 componenti, che non si sono ancora trasformati in Rei, pertanto tali trattamenti possono essere logicamente sommati ai trattamenti Rei. Dunque, nel periodo da gennaio a settembre del 2018, nelle Marche le misure contro la povertà hanno raggiunto 4.654 nuclei familiari e coinvolto 12.992 beneficiati. Gli importi erogati mensilmente sono in media di 266,41 euro per il Rei e di 232,38 euro per il Sia.
Il Rei non mira solo a dare un sostegno economico ai nuclei di persone in condizioni di povertà, ma è anche un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia degli Ambiti territoriali sociali (Ats) in collaborazione con i centri per l’impiego. In sostanza, un servizio di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro.
Secondo Daniela Barbaresi, segretaria generale della Cgil Marche, e Patrizio Francesconi, responsabile dipartimento Welfare, “pur permanendo i limiti più volte segnalati sia nelle risorse destinate alle famiglie sia per l’inconsistenza dei progetti di inclusione specie per quanto riguarda l’inserimento lavorativo, per il quale è necessario potenziare la rete dei centri per l’impiego con organici dedicati e stabili, si può affermare che il Rei sia una misura che comincia a rispondere in modo più puntuale e generalizzato alla povertà assoluta e, per questo, sarebbe molto utile potenziarlo in attesa di altre misure allo studio del governo”.
Giova ricordare che dal 1° luglio è stata ampliata la platea dei beneficiari del Rei e, per averne diritto, non è più necessario avere in famiglia almeno un minore, un disabile, una donna in gravidanza o un disoccupato over 55, dunque la misura di contrasto alla povertà sta diventando di tipo universale. Ciò ha fatto registrare un notevole incremento delle domande accolte nel terzo trimestre dell’anno (+30%).
Va ricordato anche che, secondo l’Istat, nelle Marche ci sono complessivamente 358.352 persone a rischio di povertà o di esclusione sociale; si tratta di coloro che vivono in famiglie con un reddito equivalente inferiore al 60 per cento del reddito mediano disponibile, coloro che vivono in condizioni di grave deprivazione materiale, ovvero coloro che non riescono a sostenere spese impreviste, sono in arretrato nei pagamenti di mutuo, affitto, bollette, o non riescono a riscaldare adeguatamente l'abitazione, o coloro che vivono in famiglie a intensità lavorativa molto bassa.