Nei primi nove mesi del 2016, le aziende marchigiane hanno assunto 997mila persone e cioè il 9,3% in meno rispetto allo stesso periodo 2015. La maggior parte dei neo assunti ha un contratto a termine (77,1%), il 16,7% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato e solo il 6,2% come apprendista. Nei primi nove mesi del 2016, rispetto allo stesso periodo 2015, si registra un calo di oltre il 42,3% dei contratti a tempo indeterminato: le Marche registrano il dato peggiore dello Stivale, seconda regione dopo l’Umbria.
I dati dell’Osservatorio precarietà dell’Inps, elaborati dall’Ires Marche, dicono che le trasformazioni di contratti di apprendistato in contratti a tempo indeterminato sono state 2.335 con un calo dell’1,2% rispetto al 2015. Le trasformazioni dei tempi determinati in contratti stabili ammontano a 5.981, il 39.9% in meno rispetto ai primi nove mesi del 2015.
Nei primi nove mesi del 2016 cresce poi, rispetto allo stesso periodo del 2015, il numero di voucher venduti (+27,7%); in rapporto al valore del 2014, i voucher venduti da gennaio ad settembre nel 2016 sono aumentati del 111,1%.
Osserva Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil Marche: “I dati dimostrano una situazione di gravità estrema, che richiederebbe un urgente intervento di politiche per far ripartire la domanda e gli investimenti, concentrando e indirizzando in maniera programmata le risorse del Fondo sociale europeo e adeguate risorse di bilancio”.