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Dopo l'ultimo infortunio sul lavoro nelle aziende Marcegaglia, lo scorso 26 giugno, il sindacato proclama per domani (giovedì 3 luglio) uno sciopero di 3 ore in tutti gli stabilimenti. Lo annuncia una nota della Fiom.
"L'ultimo grave infortunio sul lavoro nelle aziende Marcegaglia - scrivono le tute blu - occorso nello stabilimento di Ravenna nella mattinata del 26 giugno scorso, che ha coinvolto un lavoratore di una ditta esterna, richiama ancora una volta all'attenzione il problema della sicurezza negli impianti più volte sollevato dalla Fiom".
Nel mese di aprile, raccontano i metalmeccanici, si era già verificato un incidente mortale, "a testimonianza del fatto che le denunce Fiom non siano strumentali e prive di fondamento e che sulle norme sulla sicurezza l'azienda è carente o non vigila abbastanza, a dispetto di quanto sbandierato".
In questo senso, risultano poco ascoltati gli RLS e le RSU che hanno avanzato continuamente problemi e segnalazioni anche rispetto al controllo delle condizioni in cui si svolgono le attività lavorative all'interno dello stabilimento, senza trovare risposte concrete.
Per queste e altre ragioni il coordinamento sindacale e nazionale della Fiom ha proclamato per domani uno sciopero in tutte le aziende del gruppo Marcegaglia: l'astensione dal lavoro è prevista per le ultime 3 ore di ogni turno e le ultime 3 ore per i giornalieri.
“Negli ultimi due mesi nel gruppo Marcegaglia – sostietene il coordinatore nazionale Fiom per gli stabilimenti del gruppo, Mirco Rota - questo è il secondo sciopero sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Due scioperi di fronte a due infortuni sul lavoro gravissimi, di cui uno mortale. Senza dimenticare che a Mantova nello stabilimento del Contino qualche settimana fa un reparto ha preso fuoco fortunatamente senza conseguenze sui lavoratori. Da tempo come Fiom abbiamo denunciato una situazione grave, insostenibile e pericolosa in molti stabilimenti del gruppo. Con questi scioperi ribadiamo una richiesta all'azienda: bisogno cambiare registro sulla sicurezza. Non solo più prevenzione e investimenti sulla sicurezza, ma da subito maggiore ascolto nei confronti dei RLS e dei delegati sindacali, spesso inascoltati e trascurati rispetto ai problemi sollevati che riguardano la salute e la vita di chi lavora in Marcegaglia”.