La cessione della proprietà della Oto Mills e delle sue controllate "ci lascia stupefatti perché non siamo stati in alcun modo interpellati". Ad affermarlo Mirco Rota, responsabile sindacale dei rapporti con il Gruppo Marcegaglia e segretario generale Fiom Cgil Lombardia.
"L'azienda - si legge in una nota - non si distingue certo per la qualità delle relazioni sindacali, però ci aspettavamo almeno una comunicazione ai lavoratori e invece bisognerà attendere l'11 luglio per sapere cosa accadrà ai quattro stabilimenti venduti".
"All'origine di questa operazione, a nostro avviso, c'è la necessità di recupero di liquidità da parte del gruppo Marcegaglia a causa della scarsità degli ordini e la bassa redditività degli stabilimenti - continua Rota - Altrimenti non si capirebbe perché questo ramo, che ha registrato bilanci discreti, sia stato venduto. Sarebbe utile che l'azienda motivasse meglio anche al sindacato questa scelta industriale che rappresenta un ulteriore indebolimento del Gruppo a fronte dei processi di razionalizzazione nei diversi stabilimenti. Questa decisione rende ancora più necessaria la convocazione, che abbiamo più volte sollecitato, al ministero dello Sviluppo economico per affrontare la delicata situazione del Gruppo e delle difficoltà che da diverso tempo sta incontrando".
Marcegaglia: Fiom, allibiti su cessione Oto Mills
4 luglio 2013 • 00:00