"Dalle prime indicazioni che stanno emergendo, positiva sarebbe, nella legge di stabilità, la scelta di rendere strutturale per i prossimi anni lo strumento degli incentivi per risparmio energetico e anti sismico, con gradualità diverse in funzione della qualità degli interventi. Servono però scelte coraggiose riducendo da 10 a 5 anni l'arco temporale per il recupero delle spese e per favorire la strutturazione di intermediari (Esco), in grado di agire su condomini e unità complesse. Questo anche per rafforzare la funzione di qualificazione del settore e la funzione anticiclica dei bonus stessi". Lo dichiara Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, a latere dell'incontro tecnico presso la presidenza del Consiglio, dedicato a Casa Italia.
"Soprattutto occorre -continua Genovesi- introdurre il Fascicolo unico del fabbricato, esclusivamente dedicato alle condizioni energetiche, antisismiche e del rumore degli edifici. E per fare questo non serve più di tanto aspettare i tavoli tecnici di Casa Italia. Anzi: inserendolo già in legge di stabilità, il Fascicolo unico del fabbricato sarebbe la prima tappa per una vera diffusione di una nuova cultura e per rendere efficaci tutti quei meccanismi volti a rafforzare la conoscenza e gli stessi interventi per la messa in sicurezza e per la sostenibilità del patrimonio edilizio privato".
"Oggi si potrebbe iniziare con gradualità -sottolinea Genovesi - prevedendo l'obbligo del Fascicolo unico del fabbricato in caso di compravendita immobiliare, come già fatto con successo, per la certificazione energetica degli edifici. Sarebbe -conclude il leader della Fillea- a costo zero per la finanza pubblica, sarebbe non un onere burocratico in più, ma una messa a sistema di informazioni in grande parte disponibili, sarebbe una leva per garantire maggiore trasparenza a favore di chi compra e chi vende".