“Colpire gli invalidi più poveri, senza lavoro, con redditi inesistenti, per risanare il debito pubblico, è un’idea unica in Europa, di cui il ministro Tremonti, ne va fiero”. Lo afferma Nina Daita, responsabile dell’Ufficio politiche per le disabilità della Cgil.
“Vogliamo ricordare al ministro - aggiunge - che i più poveri vanno aiutati, inclusi nella società, e che sarebbe opportuno offrire loro lavoro ed opportunità. Sostenere che gran parte degli invalidi bisognosi siano “falsi invalidi”, è come dire: “Un politico ruba, tutti i politici rubano”. Questo bieco qualunquismo è pericoloso per tutte le classi e le categorie sociali. Le persone con disabilità pagano nel nostro paese un prezzo altissimo in termini di discriminazione e di accesso a tutti i diritti costituzionali”.
“Tutto questo - conclude Daita - è inaccettabile. Questi messaggi pseudo - culturali del presidente del Consiglio e del ministro dell’Economia colpiscono l’opinione pubblica in maniera fuorviante, creando diffidenza tra gli stessi cittadini nel nostro paese”.