"Valutiamo una medicina necessaria, anche se amara, la manovra all'esame del Parlamento. Il problema è conciliare l'azione terapeutica con l'impulso alla crescita. Dobbiamo vivacizzare lo sviluppo, senza il confortante rimedio della spesa pubblica. La sfida del secolo è inventare politiche di sviluppo in contesti di riduzione della spesa pubblica". Lo afferma oggi (14 luglio) il presidente di Confcooperative, Luigi Marino, all'assemblea annuale in corso a Roma.

"Nessuno - precisa - può risolvere il problema del nostro debito pubblico solo in una o due legislature: siamo sopra il 115% del Pil, ancora lontanissimi dal traguardo di Maastricht (60% del Pil). Non ha senso cominciare ogni legislatura rinfacciando, a chi ha governato prima, di non avere fatto quello che non si riuscirà a fare neanche nella nuova legislatura. In tempi di polemica incessante e sopra le righe fra maggioranza e opposizioni, sollecitare una responsabilità bipartisan può sembrare ingenuo". Serve una "reponsabilità bipartisan", a suo giudizio, perchè solo in questo modo il paese "può vincere la partita del debito pubblico. Per questo, maggioranza e governo debbono chiamare le opposizioni. E non tutte le opposizioni sono uguali, ci sono in Parlamento forze propense a interloquire lealmente nel cantiere della responsabilità".