"Un fatto inaccettabile che respingiamo subito e con grande determinazione". Così in una nota il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, e quello nazionale della Fp, Antonio Crispi, replicano all’ipotesi circolata su alcuni quotidiani di chiudere l’Istituto per il commercio estero (Ice) e attribuita dalle cronache al ministro dell’Economia.

"Ogni anno il governo in fase pre estiva - aggiungono i due sindacalisti - ventila la possibile chiusura dell'Ice: un fatto inaccettabile che respingiamo subito e con grande determinazione. Il sistema delle imprese deve essere sostenuto attraverso strumenti che agevolino la sua internazionalizzazione e aumentino il suo livello di competitività". L'Ice, proseguono, "svolge da questo punto di vista un compito importante e potrebbe farlo ancor meglio se non fosse mal finanziato e costantemente messo in discussione con proposte grossolane, tagli lineari, e totale assenza di progettualità a scapito delle prospettive di sviluppo".

"I lavoratori e i dirigenti dell'Ice - continuano - meritano rispetto per il compito che svolgono, non di rado in condizioni difficili. Lo ripetiamo: l'istituto per il commercio con l'estero non è un carrozzone buono per qualunque taglio, ma una risorsa per il nostro sistema produttivo. Se c'è un progetto di riforma per il sostegno all'internazionalizzazione delle imprese, siamo pronti a discutere e a collaborare. In caso contrario - concludono Scudiere e Crispi - ci troviamo di fronte alla solita boutade irresponsabile e francamente poco originale".