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Gli ammortizzatori sociali per le aree di crisi complessa, per i casi di cessazione e di risanamento, saranno rifinanziati nella manovra per il 2020. Lo ha annunciato la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ai sindacati Cgil, Cisl e Uil nel tavolo che si è tenuto oggi, 5 novembre, al ministero del Lavoro. I sindacati considerano "le proroghe necessarie per consentire alle persone di restare agganciate alle imprese ed evitare i licenziamenti".
Cgil, Cisl e Uil hanno invece chiesto alla titolare del dicastero una verifica sugli effetti del decreto dignità. I sindacati hanno concentrato l'attenzione in particolare sugli aspetti relativi alle causali, da poter meglio dettagliare con la contrattazione, e sui costi della stagionalità. Da parte della ministra - secondo quanto riferito da Cgil, Cisl e Uil - c'è disponibilità per una sorta di 'tagliando' sul decreto. Partendo comunque dal presupposto che, raccontano i sindacati, al ministero "il provvedimento lo difendono".
Così al termine dell'incontro il segretario confederale della Cgil, Tania Scacchetti: "Il clima è stato positivo, soprattutto abbiamo riscontrato la disponibilità ad un confronto stabile che è mancato negli ultimi anni, in modo da evitare provvedimenti calati dall'alto". Lo riferisce l'Ansa.
La sindacalista aggiunge: "Abbiamo segnalato al ministro molti temi: il principale è quello degli ammortizzatori, dato che grossa parte del nostro sistema produttivo è coinvolto in crisi". La Cgil accoglie positivamente la "garanzia sul rifinanziamento in manovra per il 2020, pur se vorremmo evitare le continue proroghe", rivedendo l'attuale normativa con dei correttivi. Anche qui, fa notare Scacchetti, "c'è stata disponibilità".
Quanto alla verifica del decreto dignità, "siamo rimasti d'accordo che costruiremo un documento sugli effetti del decreto dignità, come ad esempio l'aumento del lavoro somministrato a tempo indeterminato, la stabilizzazione nei segmenti ad alta professionalità, meno negli altri".
Il segretario aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, definisce "importante" l'incontro, vista "la rassicurazione sul rifinanziamento degli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi complessa, nei casi di cessazione per procedure fallimentari e aziende che hanno interventi di risanamento". Aggiunge la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese: "È stato un buon incontro. Abbiamo chiesto un tavolo tecnico per gli ammortizzatori sociali, per rendere anche strutturali quelli che vengono rifinanziati ogni anno".