“Quello a cui stiamo assistendo è un attacco del governo all’informazione libera”. Riassume così il direttore de Il manifesto Norma Rangeri, presente agli stati generali dell'editoria cooperativa a Montecitorio, il suo punto di vista sul difficile momento che sta attraversando l’editoria cooperativa e quella no profit.

“Le leggi del mercato – aggiunge – non si possono applicare all’informazione, che è un bene pubblico e anche un servizio pubblico e in quanto tale deve essere pluralista, ma è stata umiliata da questa stagione politica. La verità è che il pluralismo non è possibile in un mercato privo di editori puri. Siamo all’ultimo miglio della nostra battaglia. Nonostante la dolorosa ristrutturazione che stiamo realizzando al manifesto, non ce la faremo se il taglio dei fondi sarà portato a compimento”.

Dino Greco, direttore di Liberazione, è tassativo: “Non stiamo questuando elemosine, stiamo rivendicando un diritto; chi non lo capisce dimostra un forte deficit di cultura democratica”, commenta durante i lavori dell’assemblea. “Si tratta di mettere ordine – prosegue –, non di colpire nel mucchio, altrimenti rischiano di scomparire solo le testate che non hanno alle spalle forze economiche. Serve una mobilitazione trasversale. Per questo faccio appello a tutti di unirsi alla nostra battaglia, che una battaglia di democrazia”.