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"La trattativa sta subendo uno stallo, a nostro avviso ingiustificato”. Da qui la decisione di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl di dare vita oggi, lunedì 5 febbraio, a una giornata di protesta nazionale per sollecitare il rinnovo dei contratti delle funzioni locali e della sanità. I segretari generali Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi, in una lettera inviata alla ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia, chiedono, in concomitanza con la giornata di mobilitazione, un incontro incentrato su questi rinnovi.
"Il confronto - scrivono i tre segretari generali - con il quale vanno avanti le trattative sta subendo uno stallo a nostro avviso ingiustificato". E questo è ancora più grave visto che "si è acquisita la disponibilità delle autonomie locali a procedere celermente, avendo già predisposto l'atto integrativo con la quantificazione delle risorse per ciò che attiene le funzioni locali", mentre, per quanto riguarda la sanità, si è registrata "la volontà di trovare soluzioni normative ed economiche compatibili con l'accordo del 30 novembre 2016".
La manifestazione principale si tiene a Roma, con un presidio davanti la sede del ministero (Palazzo Vidoni), a partire dalle ore 15. Ma sit-in si tengono in tutta Italia. A Bologna lavoratrici e lavoratori pubblici dell'Emilia Romagna manifestano alle ore 14.30 sotto la sede della Regione, a Milano l'appuntamento è alle ore 10 davanti Palazzo Lombardia (in viale Restelli). I 35 mila lavoratori delle Marche si ritrovano ad Ancona, alle ore 10 presso il palazzo della Regione, mentre a Cagliari l'appuntamento è alle ore 10 presso il palazzo della Presidenza della Giunta regionale. Il concentramento dei dipendenti di funzioni locali e sanità della Puglia è a Bari (alle ore 10 davanti la sede della Regione), per quelli della Toscana il presidio è a Firenze, alle ore 14 presso la regione (in piazza Duomo). Scendono in piazza anche i lavoratori dell'Umbria, alle ore 11 a Perugia sotto la Regione (Palazzo Donini, in corso Vannucci), e quelli del Piemonte, con un sit-in alle ore 15 a Torino davanti al palazzo della Giunta regionale (in piazza Castello).