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Il maltempo di questi giorni che si è abbattuto implacabile su tutto il territorio nazionale, facendo anche vittime, mette in evidenza la fragilità del nostro Paese. A dirlo per bocca della sua segretaria generale Ivana Galli è la Flai Cgil.
“Ci sono comuni a rischio frane e alluvioni -– ha detto –, un territorio in cui manca manutenzione e cura costante. Un territorio in cui è poco utile intervenire durante l'emergenza quando ormai è troppo tardi e si può solo fare il conto dei danni”.
Eppure gli strumenti e le risorse per prevenire ci sarebbero. Galli pensa ai “circa 70 mila lavoratori, tra operai forestali e consorzi di bonifica, che se opportunamente utilizzati e diretti potrebbero con la loro esperienza e professionalità contribuire a mettere in sicurezza il territorio”. Questi lavoratori, però, “ad oggi non hanno una governance adeguata, i forestali aspettano il rinnovo del contratto nazionale dal 2012, in alcune regioni hanno stipendi arretrati fino a 12 mesi”. Per loro la Flai chiede da tempo un tavolo “che risolva una volta per tutte tale vertenza, ma soprattutto consenta a questi lavoratori di poter svolgere al meglio il proprio lavoro, indispensabile alla conservazione e messa in sicurezza del Paese”.
Ma c'è un'altra categoria di lavoratori chiamata agli straordinari dal vento e dalla pioggia che si sta abbattendo sull'Italia. Sono i Vigili del fuoco. “Il maltempo di queste ore sta mettendo a dura prova il personale in servizio: tante le chiamate, troppe per essere evase in tempi ragionevoli, e il personale è stremato dalla fatica. A distanza di pochi mesi dalla tragedia di Genova, dopo le mille parole spese, ancora nulla è cambiato. Serve al più presto uno scatto del governo”. È quanto afferma la Funzione pubblica Cgil Vigili del fuoco.
I disagi di queste ore, “che hanno registrato diverse vittime, tra le quali un Vigile del fuoco a Bolzano, insieme al ferimento di un altro a Roma”, sono però l’ennesima dimostrazione “di come il sistema di Protezione Civile vacilli, di come il territorio sia a rischio e di come tutto questo si riversi sui cittadini. È arrivato il momento che il governo dia ‘concretezza’ alle parole dette fino a oggi. Servono provvedimenti urgenti come assunzioni, mezzi e attrezzature, altrimenti a pagarne le conseguenze saranno i cittadini e le lavoratrici e i lavoratori del Corpo”.
I Vigili del fuoco, afferma Mauro Giulianella, coordinatore nazionale Fp Cgil Vvf, fanno il massimo “per stare al fianco della popolazione, ma il rischio di incidenti e di infortuni è troppo elevato, mentre l’amministrazione continua a puntare al risparmio evitando il raddoppio dei turni”. Questi lavoratori, tra l'altro, non sono coperti da un'assicurazione Inail e, “cosa ancor più devastante, non abbiamo la tutela legale in caso di danni procurati e contro terzi”.
Il governo potrebbe però, con il decreto sicurezza, dare subito una prima risposta. È quello che chiede la Fp: “Entro dicembre si può anticipare il tour over e chiudere prima la graduatoria del concorso 814, senza aspettare il 2019. Basta chiacchiere, come Funzione pubblica Cgil Vigili del fuoco lo scorso 23 ottobre abbiamo dichiarato lo stato di agitazione, le motivazioni per confermarlo ci sono tutte, compresa la necessità di avere certezze sul rinnovo del contratto e lo stanziamento di risorse ad hoc”.