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L’attività dei servizi di assistenza a terra nello scalo di Malpensa sta subendo un importante contrazione a causa di due eventi contemporanei: la chiusura di Air Italy e le conseguenze della diffusione del “Coronavirus”, con un drastico e improvviso calo dell’attività di Airport Handling. Immancabilmente le prime conseguenze sono ricadute sui lavoratori somministrati da Adecco in Airport Handling, con la sospensione immediata dell’attività lavorativa a partire dal 26 febbraio per circa 130 lavoratori, pur riconosciuti da tutti come fondamentali nella copertura delle attività di terra.
La denuncia arriva da Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp di Varese che hanno subito aperto un confronto con Adecco che ha portato a chiarire le modalità di applicazione e la durata della sospensione, a definire garanzie sul recupero delle ore perse durante la sospensione, ma soprattutto a prevedere forme di sostegno al reddito per i mesi di sospensione per i lavoratori che ne facciano richiesta, così da evitare il vuoto retributivo nel periodo di sospensione dell’attività.
“Una soluzione complessa e dolorosa per i lavoratori coinvolti, tesa però a scongiurare conseguenze ben più gravi (innanzitutto la cessazione delle missioni) e garantire la continuità contrattuale. Ora le organizzazioni chiedono che questo confronto continui con Adecco e Airport Handling in maniera costante, per monitorare una situazione che è in continua mutazione, verificare l’applicazione delle misure introdotte, nonché discutere le situazioni degli altri lavoratori somministrati non ancora coinvolti”, si legge in una nota.