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Le 23 organizzazioni promotrici dell'appello "Mai più fascismi", espressione di tanta parte del mondo democratico, indicono per sabato 24 febbraio, a Roma, la manifestazione nazionale "Mai più fascismi, mai più razzismi". Il programma – anticipa una nota dell'Anpi – è il seguente: concentramento alle 13.30 in piazza della Repubblica, avvio del corteo e arrivo in piazza del Popolo dove avrà luogo dalle 15 la manifestazione.
"Diamo vita insieme a Roma capitale della Repubblica nata dall’antifascismo e dalla Resistenza - scrivono le organizzazioni -, ad una manifestazione che dev’essere davvero grande, popolare, pacifica, partecipata, patrimonio di quanti hanno a cuore l’inalienabile valore della libertà. Lo chiediamo a tutte le persone, ai lavoratori e alle lavoratrici, ai giovani, alle ragazze, agli anziani, alle famiglie, alle comunità, indipendentemente dalle opinioni politiche, dal credo religioso e dai luoghi di provenienza".
"L’Italia democratica, solidale, responsabile, civile deve alzare la testa - prosegue il documento dei promotori - e, unita, contrastare con gli strumenti della democrazia, del dialogo, della cultura e della partecipazione ogni deriva razzista, oscurantista, autoritaria ed ogni irresponsabile demagogia che fomenta paure, rancori, xenofobie. L’emigrazione è un irreversibile fenomeno di cui bisogna analizzare cause e responsabilità; coinvolge l’intera Europa e non si risolve con muri e barriere. La gestione delle politiche migratorie dev’essere una gestione sana e propositiva, che crei davvero le condizioni per una piena integrazione sociale nel rispetto del dettato costituzionale".
Le associazioni ricordano che "il tragico tiro al bersaglio di Macerata contro inermi conferma che il tema dei migranti, del razzismo e del fascismo è drammaticamente all’ordine del giorno; chi minimizza o addirittura sostiene i comportamenti criminali come la tentata strage è allo stesso modo corresponsabile della diffusione di pulsioni razziste e fasciste oggi presenti in segmenti per fortuna minoritari della popolazione. Ma esiste un’altra Italia, quella del volontariato, dell’associazionismo, della convivenza, della solidarietà, delle lotte democratiche; a questa Italia noi vogliamo dare voce".
"L’ininterrotta sequenza di intimidazioni e atti di violenza fascista e razzista di questi mesi, come la provocazione di Como, ha messo in pericolo la sicurezza di tutte e di tutti, che dev’essere garantita dallo Stato democratico attraverso la partecipazione popolare, la promozione dell’eguaglianza sociale, l’integrazione, la conoscenza, la formazione civile e la coesione sociale, l’attività delle forze dell’ordine".
Con la manifestazione nazionale e unitaria del 24 febbraio, "dopo le iniziative dei mesi scorsi a cominciare dal 28 ottobre 2017 e dopo le manifestazioni a Macerata e in molte altre città d’Italia - sottolinea l'appello -, si deve rafforzare un paziente lavoro di valorizzazione della dignità della persona, dell’apprendimento culturale fin dall’età scolare, del recupero e della trasmissione della memoria, per riaffermare il valore della Costituzione e della sua piena attuazione. Fascismi e razzismi hanno provocato nel 900 le più sconvolgenti tragedie della nostra storia. Mai più! Per unire: solidarietà e libertà siano il perno della democrazia di oggi e di domani", concludono i promotori della manifestazione a Roma.