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Un’ottima notizia per i lavoratori della Mahle Motori. Ieri (30 gennaio) l'azienda ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo che riguardava i 453 operai degli stabilimenti di La Loggia, vicino a Torino, e Saluzzo in provincia di Cuneo. La conferma arriva direttamente dal ministero dello Sviluppo economico, che ha diffuso una nota al termine del tavolo che è stato presieduto dalla sottosegretaria Alessandra Todde e dal vicecapo di gabinetto Giorgio Sorial, a cui hanno partecipato la Regione Piemonte, il Comune di Saluzzo, l'azienda e i sindacati.
L'azienda produttrice di pistoni per motori diesel, che aveva annunciato la chiusura degli stabilimenti in Piemonte per spostare una parte della produzione in Polonia, durante il tavolo di crisi ha preso l'impegno di ritirare la procedura di licenziamento entro il 7 febbraio.
La Mahle si è impegnata “a non avviare azioni unilaterali, a proseguire il confronto tra le parti sia in sede locale che aziendale e a dare mandato a un advisor per verificare la presenza di potenziali investitori interessati”.
Inoltre, "verrà valutata la possibilità di ricollocare i lavoratori all'interno dell'azienda e di mettere a disposizione incentivi all'esodo, avviando al contempo la richiesta di utilizzo di ammortizzatori sociali previsti per la reindustrializzazione”.