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Le garanzie per i lavoratori dovranno essere nel prossimo piano industriale di Magneti Marelli e nelle nuove relazioni sindacali. A chiederlo è la Fiom. “L'incontro di ieri, ancora una volta separato dai sindacati firmatari, della delegazione nazionale della Fiom con la delegazione aziendale composta dai responsabili delle relazioni industriali di Fca Pietro De Biase e il ceo di Magneti Marelli Ermanno Ferrari è stato utile a ricevere le informazioni che saranno rese ai lavoratori degli stabilimenti del gruppo con le assemblee che convocheremo nelle prossime ore – dichiara in una nota Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile automotive –. L’azienda ha presentato l'operazione ed esposto gli elementi positivi che il ‘merger’ tra Magneti Marelli e Calsonic Kansei offre alla nascente società che vedrà il battesimo a metà del 2019”.
Così prosegue il sindacalista: “Le sinergie tra i due gruppi consistono in almeno tre fattori: sono operanti in aree geografiche diverse, hanno diversi committenti e produzioni non sovrapponibili. Inoltre l'accordo tra Mm Ck e Fca, con scadenza nel 2022, garantirà il mantenimento dei livelli occupazionali dei lavoratori che transiteranno in Mm Ck. Dei 10.166 lavoratori italiani, 186 in più degli occupati dell'anno precedente, circa 1.300 degli stabilimenti della divisione stampaggio plastica e pedali rimarranno in Fca e non seguiranno il resto dei lavoratori. La Fiom ha chiesto di intraprendere nuove relazioni sindacali che garantiscano maggiore informazione per i lavoratori, visto che siamo stati ascoltati come Fiom solo a chiusura dell'intesa e dopo l'incontro tra l'azienda e i sindacati firmatari del Ccsl”.
L'azienda, spiega De Palma, “a fronte di una richiesta di chiarimento sul futuro delle competenze e dei brevetti, ha chiarito che essi rimarranno in Magneti Marelli”. La Fiom “ritiene che per i lavoratori l'accordo pluriennale di fornitura tra Mm e Fca riguardante le forniture in costanza dello sviluppo del piano industriale dei nuovi prodotti è importante, ma è stato chiesto alla direzione nei tempi utili l'avvio di un confronto sul piano industriale con MM CK ma anche un incontro apposito con Fca per il futuro dei lavoratori che rimarranno come quelli dello stampaggio plastica. Inoltre la Fiom ha chiesto di continuare il negoziato per tutti i lavoratori impiegati in attività di servizio come la sicurezza aziendale e le attività di service in generale”.
La Fiom ha, infine, “ribadito che il valore creato dalla ricerca e sviluppo, dalle produzioni dei lavoratori a tutti i livelli della Magneti Marelli avrebbe potuto garantire il rilancio del gruppo, la sua valorizzazione attraverso investimenti utili alla sua implementazione e internazionalizzazione, magari anche con il ruolo attivo del governo attraverso politiche industriali e di investimento: un altro pezzo di manifattura (anche di ricerca sui nuovi propulsori, sulla guida autonoma) emigrano dall'Italia verso altri Paesi nonostante da tempo chiediamo un intervento che rilanci il sistema industriale”.