CGIL, Libera, Arci, Acli, Avviso Pubblico, ANM e Osservatorio sociale sulle mafie Milano Lombardia, hanno promosso una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare tesa a favorire l’emersione alla legalità e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata, che sono un bene di tutti.
La campagna ha come titolo “Io riattivo il lavoro”, ed è stata lanciata oggi nel corso di un incontro pubblico alla Camera del Lavoro di Milano. Sono 1639 le aziende confiscate alle mafie fino ad oggi; circa dieci volte tanto sono quelle sequestrate. Il totale delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, oggi esposti a licenziamento e disoccupazione è di circa 100.000. I settori più coinvolti sono il terziario, l’edilizia e l’agroalimentare. Il 37% in Sicilia, il 20% in Campania, il 12% in Lombardia. Il 90% delle aziende sequestrate e confiscate fallisce. Tra il sequestro e la confisca passano circa otto anni, con conseguenze sul patrimonio aziendale e sulla collocazione di mercato. Raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare rappresenta una forma importante di iniziativa per garantire che i diritti di queste lavoratrici e di questi lavoratori vengano tutelati, e per contribuire a delineare una idea di sviluppo fondata sulla responsabilità sociale dell 'impresa e sul ruolo attivo dello Stato per sfidare le mafie sul terreno economico e sociale oltre che su quello repressivo e culturale.
La partecipazione di un ampio arco di associazioni e di organizzazioni, dimostra che una parte importante del paese è impegnata nel costruire un futuro fondato sulla legalità democratica ed economica, ha dichiarato Vincenzo Moriello, responsabile Legalità della Cgil Lombardia nel presentare la proposta di legge. A gennaio lanceremo comitati territoriali in tutte le province della Lombardia. Più firme saranno raccolte, più alta sarà l'attenzione del Parlamento. Nel concludere l'iniziativa Luciano Silvestri, della Cgil nazionale, ha sottolineato che le aziende confiscate, oltre ad essere il risultato concreto del contrasto alle mafie, rappresentano una potenziale risorsa con la quale costruire lavoro e una prospettiva nuova di legalità. La legge di iniziativa popolare rappresenta lo strumento con il quale lo stato sostiene concretamente questa opportunità. Ci auguriamo che le forze politiche assumano nei loro programmi elettorali l'impegno a sostenerla in Parlamento”.
Mafia: campagna a sostegno lavoratori aziende confiscate
19 dicembre 2012 • 00:00