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Caos Sae nel Maceratese, vittoria per 9 lavoratori e per la Cgil: agli operai sono stati riconosciuti più di 50 mila euro. E’ questo l’esito dell’incontro tra la Cgil di Macerata e il consorzio Gips che ha firmato i verbali di conciliazione.
“E’ un grande successo che ha premiato il coraggio di questi lavoratori. Ci auguriamo che sia di stimolo per tanti altri che conosciamo, in condizioni simili ma che, per vari motivi, non riescono a far valere i propri diritti”, dichiarano il segretario generale Cgil di Macerata, Daniel Taddei e Massimo De Luca, segretario Fillea
Vittoria dei diritti, dunque. La riunione con il consorzio è stata fissata dopo la denuncia dei 9 operai romeni al lavoro nei cantieri delle casette per gli sfollati nel Maceratese, senza contratto e sottopagati. Tutte segnalazioni che erano giunte dopo che il sindacato, nel dicembre scorso, aveva fatto luce, anche in questo caso dopo la segnalazione di due operai, sulla giungla Sae.
Tra le scoperte della Cgil, che aveva rovistato nel giro vorticoso dei subappalti e reti di impresa, anche alcune ditte che figuravano in reti di impresa al lavoro ma che, invece, non risultavano dalla “White list”.
Gli operai che oggi hanno visto valere i propri diritti, come i due precedenti, lavorano per la ditta Europa srl, una consorziata di Gips che, a sua volta, ha ottenuto il subappalto dal Stabile Arcale, aggiudicatario del maxi appalto per le casette nel 2015.
“Hanno riconosciuto tutte le nostre richieste - sottolineano Taddei e De Luca -. La cifra recuperata è superiore ai 50 mila euro netti. A questo si aggiungono le competenze retributive e i versamenti alle casse edili. Sono state, inoltre, riconosciute tutte le ore di straordinario e festivo. Anche loro hanno lavorato 7 giorni su 7”.
Intanto, due procure tra cui quella di Macerata, hanno aperto un’indagine sulle segnalazioni giunte sia dalla Cgil sia dalla rete di comitati Terremoto Centro Italia. Anche l’Anac ha avviato un’indagine.