"Con preoccupazione, apprendiamo che in Polonia un'impresa italiana di macellazione è stata oggetto di controlli volti a verificare il rispetto delle norme e delle leggi. Tale episodio fa emergere con nettezza che il problema in termini di legalità nel settore delle carni e della macellazione, che interessa attività italiane e va anche fuori dai nostri confini nazionali". Lo dichiara Marco Bermani, segretario nazionale Flai.
"Porre l'attenzione in questo comparto vuol dire riconoscere e respingere l'idea che il libero mercato lo si possa costruire tramite lavoratori clandestini, in nero e in grigio, con appalti irregolari e con l'evasione fiscale. Al contrario, crediamo che un lavoro di qualità e rispettoso dei diritti e della dignità si ottiene con il rispetto delle leggi dello Stato e costruendo percorsi che portino a norme in grado di migliorare le condizioni dei lavoratori della macellazione. Non rimarremo a guardare il degrado delle condizioni a cui sono sottoposti i lavoratori del settore e ci muoveremo con tutti gli strumenti disponibili per far ritornare in questi luoghi di lavoro la dignità e il rispetto di diritti, salari e contratti di lavoro. Lo faremo attivando una forte campagna di contrasto a fenomeni di nuovo caporalato e non rispetto dei contratti, per riportare la legalità in un settore dove troppo spesso un sistema non trasparente di appalti nasconde sfruttamento e schiavitù'", conclude il dirigente sindacale.