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Inizierà venerdì 31 agosto, in concomitanza con il rientro dalla vacanze, lo sciopero del personale di bordo della compagnia aerea tedesca Lufthansa. La conferma giunge dal presidente del sindacato Ufo, Baublies Nicoley. "Venerdì faremo sciopero", ha annunciato il leader della sigla che rappresenta circa due terzi dei 19mila addetti al personale di bordo. Senza specificare, peraltro, quanti saranno gli scali interessati. "Non abbiamo ancora stabilito se lo sciopero interesserà uno, due o tre aeroporti", ha aggiunto Nicoley, sottolineando che l'ora esatta dello stop deve essere annunciata solo sei ore prima.
Il tavolo, saltato martedi scorso, si era aperto più di un anno fa. Il sindacato chiede un aumento di stipendio del 5 per cento e la garanzia che Lufthansa non esternalizzi posti di lavoro e non usi più contratti temporanei, come già ha fatto a Berlino. A motivare la protesta è dunque il fallimento del dialogo con l'azienda per il miglioramento delle condizioni di lavoro. Un 'nein', quello dei lavoratori, al programma di tagli al personale e di riduzione dei costi, progetto pensato dalla compagnia aerea per aumentare i margini finanziari a fronte di un indebolimento dell'economia, del boom dei costi per il carburante e della concorrenza dei vettori low-cost.
Lufthansa ha già detto che cercherà di mantenere al minimo le interruzioni dei voli, usando equipaggio di cabina che non fa parte del sindacato. Un portavoce della compagnia aerea - riferisce la Reuters - ha riferito di avere diverse strategie per mitigare l'impatto dello sciopero e che la priorità sarà data ai voli a lungo raggio. Secondo gli analisti, uno stop nazionale costerebbe circa 5 milioni di euro al giorno se le cancellazioni dei voli fossero nel'ordine di qualche centinaio sui 1.850 giornalieri.