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Un'espansione “senza precedenti” delle colonie ebraiche di Israele a Gerusalemme Est e in Cisgiordania. E' quanto denuncia l'Ue attraverso la responsabile della politica Estera, Catherine Ashton, sottolineando come una tale politica comprometta le prospettive di una soluzione al conflitto di pace israelo-palestinese.
“Il progetto di costruzione di 2.610 alloggi a Givat Hamatos è molto preoccupante, e si aggiunge alla costruzione di 1.500 alloggi a Ramat Shlomo: sono fermamente contraria a questa espansione senza precedenti delle colonie attorno a Gerusalemme”, ha detto Ashton.
L'Unione Europea si oppone a questa espansione perché i progetti di colonizzazione “compromettono le prospettive di una soluzione negoziata al conflitto e la possibilità di uno Stato palestinese contiguo, con Gerusalemme capitale futura di due Stati”, ha aggiunto la responsabile della politica estera europea, invitando le parti a riprendere le trattative.
Ma proprio oggi, Israele ha approvato i progetti per la costruzione di un primo nucleo di unità abitative, nel complesso 523, per quella che dovrebbe diventare una nuova "città" riservata ai propri coloni nella Cisgiordania meridionale: lo ha annunciato David Perel, capo amministratore del Consiglio Regionale di Gush Etzion, un vasto agglomerato d'insediamenti che si estende a sud di Gerusalemme e di Betlemme, nel cui ambito rientrerà il futuro abitato.