Lucchini: il presidio permanente alla fortezza del Rivellino a Piombino non sarà sciolto "finché il sindacato non avrà ricevuto garanzie sulla prosecuzione della vita dell'altoforno e dell'attività produttiva”. Ad annunciarlo in una nota è la segreteria della Cgil nazionale. Questa mattina (16-10) i rappresentanti della Rsu della Lucchini di Piombino hanno occupato la struttura del Rivellino, nel centro della città, salendo sul tetto, per protestare contro la chiusura dell'altoforno. Con loro erano presenti i segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm. 

Il sindacato chiede “un incontro urgente al ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato” e ricorda che “solo lo scorso 3 ottobre in 10.000 tra semplici cittadini, esponenti politici, istituzionali, sindacali, dell'associazionismo e delle categorie erano scesi in piazza alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil 'Piombino non deve chiudere' per difendere lo stabilimento”.

Per la Cgil, inoltre, “serve la continuità produttiva dell'impianto, condizione imprescindibile per rilanciare l'area della Val di Cornia. La Lucchini – è la posizione della segreteria – è una vertenza nazionale: l'altoforno di Piombino non va chiuso, serve a tanti settori produttivi. La politica industriale in questo paese si deve fare garantendo il mantenimento dei siti produttivi e non solo con l'uso degli ammortizzatori sociali".