Con la Legge di stabilit approvata dalla Camera i Comuni saranno investiti da "una situazione di gravissima criticità", per questo l'Anci chiede immediatamente un incontro al presidente del consiglio Enrico Letta. E lo fa con una lettera che il presidente dell'Anci Pietro Fassino ha inviato al Premier. 

Fassino sottolinea che la Iuc, "così com'e' attualmente configurata, non consentirà ai Comuni di beneficiare delle risorse di cui hanno disposto nel 2013. Infatti la previsione dell'aliquota massima della Tasi del 2,5 per mille sulla prima casa, a fronte della precedente aliquota standard dell'Imu al 4 per mille (che molti Comuni avevano assestato al 5), dimezzerà il gettito sulla prima casa. E peraltro questa secca riduzione - ribadisce Fassino - non è compensata dal prelievo sulle seconde abitazioni, stante che il Parlamento - modificando la proposta del Governo - ha confermato l'aliquota già in vigore del 10,6 per mille".

"Non solo - prosegue il sindaco di Torino - ma lo stanziamento di 500 milioni per le detrazioni compensa meno del 50% del valore delle detrazioni adottate nel regime precedente che ammontava a piu' di 1 miliardo". In questo modo, scrive ancora nella lettera il presidente dell'Anci, "si determinerà una doppia criticità: ai Comuni meno risorse e ai cittadini delle fasce deboli meno detrazioni, con la concreta certezza che molti che prima non pagavano ora saranno chiamati a pagare. Tutto ciò - spiega il presidente Anci - non è obiettivamente sostenibile e rende impossibile alle nostre Amministrazioni, gia' provate da anni di tagli, di onorare gli impegni verso i propri cittadini".