La rabbia è anche quella di Elisabetta Fois lavoratrice della Carbosulcis, salita alla cronache per la lotta dell’ultimo periodo. “Da 5 anni la nostra miniera è nota per gli avvenimenti politici e la lotta estrema messa in atto dai lavoratori per cercare di avere attenzione dal governo”. Sono in attesa di una risposta ad un progetto di riqualificazione da parte delle istituzioni, secondo una direttiva europea infatti, rischiano la chiusura le miniere non competitive. “L’economia dei nostri territori è al collasso per la crisi della produzione industriale, o devastati dalla piaga della disoccupazione, e le proteste sono sempre più eclatanti. “Nella nostra crisi c’è tutta la mancanza di lungimiranza del governo e l’assenza di politiche industriali, ma proseguiremo la nostra lotta.” Il 29 ottobre è stato proclamato lo sciopero generale di tutto il territorio “Non è un punto di arrivo, ma una tappa importantissima, siamo vicini alla catastrofe, ma non ci rassegneremo: noi, insieme alla Cgil non molleremo.” (R.M.)