"In Lombardia la crisi non è finita. Per rendersene conto basta considerare i dati sul ricorso agli ammortizzatori sociali. Lo scorso mese, nella nostra regione, le ore complessive di cassa integrazione sono state più di 19 milioni (19.211.967 per l’esattezza), quasi il doppio di quelle di gennaio di quest’anno". A lanciare l'allarme in una nota è il segretario generale della Fiom Cgil Lombardia, Mirco Rota che sottolinea come in difficoltà, in particolare, sia proprio il settore metalmeccanico.

Secondo i dati elaborati dalla Fiom Cgil Lombardia, infatti, a maggio 2011 le ore di cassa integrazione nel settore hanno superato quota 8 milioni (8.339.870, per la precisione), il 23% in più rispetto a gennaio del 2011. Quel che preoccupa il sindacato è soprattutto il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, che in molti casi rappresenta "l’anticamera della perdita del posto di lavoro".

"Altro che ripresa – afferma Rota – La situazione è gravissima. Ci sono intere famiglie che rischiano di finire sul lastrico senza che le istituzioni locali muovano un dito. Che cosa sta facendo, ad esempio, la Regione Lombardia per aiutare concretamente queste famiglie? Tolti i proclami, non mi sembra che resti molto di concreto”. Rota si chiede dove sono finiti i 30.000 nuovi posti di lavoro che Formigoni aveva promesso nel settore della banda larga.

"Quel miliardo di euro annunciato da Formigoni per i prossimi 5 anni per l’infrastrutturazione a banda ultra larga dov’è?”, si chiede ancora il segretario Fiom "Lo scorso febbraio il governatore della Lombardia aveva presentato 12 progetti che sarebbero dovuti servire per dare 'una frustata all’economia'. Aveva promesso investimenti in ricerca, innovazione e occupazione. Che ne è stato di questi progetti? Si è trattato soltanto di promesse? La situazione del settore metalmeccanico dimostra che è importante che si intervenga subito – conclude Rota. – E’ davvero ora di finirla con le promesse".