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A settembre nelle scuole della Lombardia tornerà ancora più forte la "supplentite", mentre c'è allarme sul fronte dell’organico del personale ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario), perché "l'organico previsto dall’Amministrazione non è assolutamente in grado di far fronte alle esigenze di funzionalità delle scuole". A lanciare l'allarme è Tobia Sertori, segretario generale della Flc Cgil Lombardia.
"A settembre 2017 in Lombardia saluteranno definitivamente la scuola 4.454 lavoratrici e lavoratori per collocamento in pensione - spiega il dirigente sindacale - nello specifico: 400 docenti di scuola dell'infanzia, 1.248 docenti di scuola primaria, 1.006 docenti di secondaria di primo grado e 992 docenti di secondaria di II grado, oltre a 24 insegnanti di religione cattolica e 2 istitutori/educativo. Saluteranno la scuola anche 887 unità di personale ATA (ammnistrativo, tecnico e ausiliario)", aggiunge Sertori.
A livello nazionale i pensionamenti dei docenti si aggireranno intorno alle 21.000 unità, di cui: 2.594 insegnanti di scuola dell’infanzia, 5.807 maestre di scuola primaria, 5.378 che insegnano alla media e 6.436 professori del superiore. In tutto, 20.215 docenti, il doppio del 2013 quando la legge Fornero entrò in vigore. L’anno scorso furono in 13.454 a passare la mano. Il personale ATA in pensione a settembre sarà di 5.743 unità.
A fronte di questa situazione il piano di immissioni in ruolo per l’anno prossimo, quando in Lombardia sono previsti 4mila alunni in più, dovrebbe garantire il solo turn over del personale. "Ma analizzando le supplenze annuali assegnate quest’anno in Lombardia e considerando le domande di pensione presentate - osserva il segretario Flc - a settembre nelle scuole lombarde esploderà ancora più forte la “supplentite” che la “buona scuola” diceva di voler eliminare. Infatti, già quest’anno scolastico 2016/17 in Lombardia sono state assegnate 27.292 supplenze di Docenza e 3.115 supplenze di personale Ata".
"A questo si deve aggiungere - insiste Sertori - un aumento dei carichi di lavoro e le difficoltà di gestione ed amministrazione delle scuole a seguito delle numerose innovazioni normative in atto, all'inserimento nelle scuole di un maggior numero di alunni con situazioni di disagio (disabili, immigrati, ecc). Se non bastasse, a peggiorare la situazione ci si è messa anche la scelta scriteriata contenuta nella legge di stabilità di divieto di sostituire il personale ata assente per qualsiasi motivo (dalla malattia alla maternità, ecc.)".
Inoltre, la Flc Cgil denuncia ancora una volta la situazione della "scopertura in 437 scuole su 1.143 della figura del Direttore dei Sevizi generali amministrativi (DSGA), ad oggi coperta per disponibilità e responsabilità del personale Assistente Amministrativo delle segreterie".
"Così la scuola non può funzionare e garantire tutti i servizi a supporto della didattica, della sicurezza, della vigilanza, dell’ amministrazione, dell’ assistenza agli alunni - conclude il segretario della Flc Cgil lombarda - Le riforme e contro-riforme calate dall’alto hanno gettato la scuola nel caos, salvata dalla professionalità e responsabilità di tutti i lavoratori, nonostante le campagne denigratorie e senza un Contratto Collettivo Nazionale bloccato da otto anni. Devono cessare i continui interventi sulla scuola senza un piano complessivo di lungo termine che tracci un sistema scolastico che risponda alle trasformazioni della società e del lavoro, a garanzia sia degli studenti, delle lavoratrici e dei lavoratori e per il futuro del Paese".