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Trasparenza, legalità, rispetto dei diritti dei lavoratori del settore dei corrieri e della logistica. Questi gli impegni presi oggi, 7 ottobre, dalla Regione Toscana nell'incontro con Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti regionali. La Regione si è detta disposta, per le sue competenze, a seguire il percorso avviato dai sindacati verso la ricerca di maggior trasparenza, legalità e rispetto dei diritti dei lavoratori. I sindacati si sono impegnati a scrivere un Protocollo sul tema da proporre in breve tempo a istituzioni, associazioni datoriali, interporti e organi ispettivi. “Oggi è l'inizio di un percorso che ci auguriamo porti a tenere maggiormente sotto controllo questo settore”, hanno detto Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Toscana.
L'avvento dell'e-commerce ha prodotto un aumento vertiginoso delle spedizioni e delle consegne in carico dei grandi brand del trasporto. "Ma i corrieri, quei lavoratori che ogni giorno - con i più disparati contratti di lavoro - corrono come pazzi per fare arrivare a destinazione il prodotto acquistato, non sono ancora una categoria. Se non consegni ci sono le penali, se sbagli ci sono le penali, se fai un graffio al furgone ci sono le penali. Non puoi nemmeno ammalarti, non c'è tempo, devi consegnare tutto quello che l'utente aspetta. I corrieri sono stanchi di questa vita, non ne possono più e reclamano condizioni di lavoro più umane e il rispetto del contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Recentemente questi lavoratori hanno alzato la testa anche in Toscana, con scioperi e agitazioni (ad esempio in Sda e Gls)", denunicano i sindacati.
Nel settore dei corrieri, in Toscana ci sono tra i 1.600 e i 2mila lavoratori. Il loro stipendio medio mensile è tra i 1.300 e i 1.600 euro se dipendenti di società, ci circa mille euro se in cooperativa. L'orario di lavoro può avvicinarsi alle 12 ore. In Italia l'e-commerce ha visto crescere il fatturato tra 2014 e 2015 del 19%. Da aprile 2012 ad oggi in Italia gli acquirenti online attivi sono aumentati di oltre il 50%, raggiungendo quota 13,6 milioni a fine aprile 2013 (fonte Human Highway-Netcomm), con un picco di 14 milioni di e-shopper nel periodo natalizio.
Spiegano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Toscana: “Il nostro progetto è quello di iniziare un percorso con la Regione Toscana per monitorare il fenomeno e chiedere alle istituzioni di fare la loro parte in un settore che può diventare esplosivo da un momento all'altro, con il rischio di implicazioni sull'ordine pubblico e con la criminalità organizzata. La nostra piattaforma è chiara: servono regole sui cambi di appalto con l'applicazione della clausola sociale, accordi con le aziende multinazionali che migliorino le condizioni di vita e di lavoro dei courier, il pagamento pieno della malattia e dell'infortunio anche per i soci lavoratori delle cooperative, eliminazione delle penali, pieni diritti sindacali insieme a stabile e buona occupazione che questo settore può portare anche in Toscana".
I sindacati chiedono dunque alla Regione e al suo presidente "un impegno concreto e permanente di confronto su questi temi, che coinvolga le Istituzioni, le amministrazioni, le Prefetture, gli organi ispettivi competenti del ministero, insieme alle associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali, per la prevenzione e la repressione dell'irregolarità e tutti i fenomeni di carattere illecito, che si dovessero verificare nel settore, per arrivare al miglioramento delle condizioni materiali di vita dei lavoratori Courier e della sicurezza dei cittadini, prima che sia troppo tardi per tutti”.