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Il bando con cui il Tribunale di Larino ha previsto la vendita dei soli beni mobili dello stabilimento dello Zuccherificio del Molise, "rappresenta una profonda ferita non solo per i lavoratori coinvolti, ma anche per la filiera dello zucchero e per l’intero territorio Molisano rischiando di mettere definitivamente la parola fine a tutte le possibilità di riconversione e rilancio dello stabilimento di Termoli". È quanto affermano, in una nota congiunta, i sindacati di categoria.
Fai Flai e Uila, nell’esprimere la loro profonda contrarietà a tale operazione, "chiedono alla curatela e al giudice delegato, prima ancora di dismettere il patrimonio aziendale, di mettere in campo tutti gli strumenti a tutela del reddito dei lavoratori previsti dalla normativa vigente. Di conseguenza sollecitano con determinazione la Regione Molise ad accelerare il percorso per la ricollocazione dei lavoratori dello zuccherificio con risorse economiche destinate alle politiche attive e alla formazione, così come da impegni assunti nel corso dei Consigli Regionali tenutisi nei mesi di ottobre e novembre e da ultimo nel corso del Consiglio Regionale dell’8 novembre".
Le organizzazioni quindi aggiungono: "Continuiamo a considerare inaccettabile l’ipotesi che lo stabilimento di Termoli possa essere letteralmente “fatto a pezzi” e che più di settanta famiglie vengano abbandonate al loro destino quando al contrario tutti gli sforzi dovrebbero essere diretti nel tentare di impedire l’ulteriore passo avanti nella desertificazione produttiva del nostro Mezzogiorno".