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Il compito dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst) è svolgere le funzioni ed esercitare le competenze del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls), laddove questa figura non sia stata eletta o designata dai dipendenti dell’azienda (indipendentemente da dimensioni e numero di addetti). Il nostro impegno, dunque, si esprime nel rappresentare i lavoratori nei confronti dell’azienda in materia di salute e sicurezza, contribuendo a un’effettiva ed efficace prevenzione dei rischi. Sapendo però che i rischi, soprattutto se intrinseci alla lavorazione, non possono essere eliminati completamente, ma che la loro presenza può comunque essere ridotta al minimo.
Per quanto mi riguarda, sono in carica da circa tre anni e, dopo aver frequentato la necessaria formazione e acquisito i requisiti per esercitare l’attività, sono stato nominato Rlst per una parte delle aziende artigiane della provincia di Cremona. Con i miei colleghi seguiamo circa 1.000 aziende a testa tra quelle iscritte all’Elba (ente bilaterale), sparse in tutto il territorio provinciale, programmando annualmente, con report trimestrali, gli accessi per il controllo della documentazione e i sopraluoghi ambientali. Durante le visite verifichiamo sia la congruità delle valutazioni dei rischi rispetto alla loro presenza nelle fasi di lavorazione sia la realizzazione e la programmazione degli interventi mirati a ridurre al minimo la loro presenza.
Quando è possibile parliamo con i lavoratori, li informiamo dei rischi cui sono soggetti (relativamente al tipo di mansione), suggeriamo soluzioni da adottare per la loro sicurezza. Raccomandiamo sempre di usare i dispositivi di protezione individuale, perché spesso riscontriamo che questo non avviene. Parliamo con i datori di lavoro e con i responsabili del Servizio di protezione e prevenzione e, quando ci viene richiesto, collaboriamo alla pianificazione degli interventi di miglioramento degli ambienti e delle condizioni di lavoro. Quando non siamo in visita nelle aziende siamo disponibili per essere consultati prima della stesura del Documento di valutazione dei rischi, che sottoscriviamo per presa visione. Siamo inoltre informati dal medico competente dello stato di salute dei dipendenti.
La realtà, però, a volte è diversa, e non tutto sempre funziona come dovrebbe. In molte occasioni esistono difficoltà di accesso in azienda, sia in fase di programmazione, con i datori di lavoro che si rendono irreperibili o rinviano continuamente gli appuntamenti, sia nel momento dell’accoglienza, incontrando diffidenza o superficialità. Manca frequentemente la consapevolezza del nostro ruolo: siamo visti come un intralcio all’attività lavorativa e causa di ulteriori spese, e non come un supporto totalmente gratuito e disponibile a collaborare.
Pur con valutazioni prevalentemente positive, persistono ancora realtà in cui la sicurezza non viene ritenuta un elemento primario da considerare in fase di organizzazione del lavoro. Diventa invece un elemento residuale, un adempimento burocratico che produce solo un costo del lavoro più alto. Ma non è così: molti studi hanno ampiamente dimostrato che ogni singolo investimento produce ricchezza, in termini di risparmio, pari a due volte e mezzo la cifra investita. Quindi non una spesa a fondo perduto, ma un investimento che, oltre a rendere migliore il lavoro e ad accrescere la qualità della vita lavorativa, produce anche un notevole risparmio sociale.
* Rlst artigianato Cremona