Grande successo in Liguria dello sciopero della banca popolare di Vicenza, proclamato unitariamente dai sindacati. Tutte e cinque le filiali della banca, presenti nella regione, sono rimaste chiuse al pubblico. "L'agitazione – spiega Sergio Bonanini, segretario regionale della Fisac Cgil – è stata indetta per protestare contro l'atteggiamento di ottusa arroganza della banca, che, a fronte di risultati positivi, oltre 100 milioni di utile, in controtendenza rispetto a quanto fatto registrare dalla maggior parte del settore, nega il giusto riconoscimento dell’impegno profuso dai lavoratori e dalle lavoratrici.

Dopo l'ottimo risultato, il sindacato chiede e continuerà a chiedere con maggior forza: "L'allentamento delle eccessive pressioni commerciali, che spesso si traducono in spinte a vendere sempre e comunque i prodotti suggeriti dalla direzione anche quando si tratta di prodotti finanziari complessi, diminuendo così le tutele nei confronti della clientela; la piena applicazione degli accordi aziendali sul part-time, oggi disattesi dalla banca, che consentirebbero di venire incontro ai bisogni quotidiani delle persone, in particolare donne con figli piccoli o impegnate in attività di cura. Tale applicazione si tradurrebbe peraltro in un risparmio per l'azienda; la corresponsione di un adeguato premio di produttività, che è invece stato azzerato non per rafforzare patrimonialmente la banca ma per aumentare il dividendo degli azionisti e le prebende dei manager".

"Se poi corrispondessero a verità le affermazioni che ci provengono da diverse aree – conclude Bonanini –, ovvero che si sono fatte minacce di ritorsioni nei confronti di chi avesse partecipato allo sciopero e si sono spostati colleghi per consentire di aprire filiali che altrimenti sarebbero rimaste chiuse, allora la nostra risposta non potrà che essere ancora più dura".