La legge sul legittimo impedimento sarebbe in parte incostituzionale in quanto “non dice nulla dice sulle ipotesi di assoluta impossibilità a comparire” su cui “decidere il giudice caso per caso”. Così Il pubblico ministero Fabio De Pasquale ha affrontato la questione quando la difesa di Silvio Berlusconi, nel processo per i diritti televisivi di Mediaset, ha chiesto un rinvio al 21 luglio sulla scorta del provvedimento promulgato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed entrato in vigore nei giorni scorsi. Ne dà notizia l’Ansa.
I difensori hanno depositato un documento della segreteria generale della presidenza del Consiglio in cui si faceva riferimento a impegni continuativi del premier. Per il pm, però, questa certificazione non basta perché, qualora il giudice non verificasse caso per caso, si creerebbe un “blocco della giurisdizione”. Da qui la richiesta del pubblico ministero di fissare un calendario di udienze e, in subordine, la richiesta che i giudici investano la Corte costituzionale affinché verifichi la rispondenza della nuova legge agli articoli 101 e 138 della Costituzione.
Legittimo impedimento, Pm inchiesta Mediaset: è incostituzionale
12 aprile 2010 • 00:00